Lo stress è una risposta psicofisica a compiti molto diversi tra loro di natura emotiva, cognitiva e sociale, che la persona percepisce come eccessivi. Partiamo dal concetto di stress per arrivare a capire come si gestisce lo stress in Naturopatia.

Lo stress è considerato una risposta ad un evento particolare. È il modo in cui il corpo si prepara ad affrontare una situazione difficile: lo fa aumentando concentrazione, forza, resistenza e prontezza. In queste situazioni, il fisico della persona, reagisce, rilasciando una serie di sostanze chimiche nel sangue. Esistono due tipi di stress: il distress e l’eustress.

Partendo dal presupposto che senza stress non esisterebbe il genere umano, possiamo affermare, che  esso è essenziale e funzionale alla sopravvivenza perché ha consentito, l’adattamento evolutivo dell’essere umano. Ogni età, cambiamento, fase dell’esistenza comporta uno stress potenziale: sin dai primi istanti della vita, un essere vivente. Il suo primo respiro in autonomia, fuori dalla pancia della mamma. Adattarsi alle sollecitazioni è parte integrante della vita. Ecco perché una piccola dose di stress fa da propulsore. Esso, infatti, aumenta la concentrazione, percezione, vigilanza, memoria e apprendimento. Un fattore importante è dato dallo stato d’animo con il quale si vivono gli eventi stressanti.

Ogni agente stressogeno che colpisce un individuo, può provocare due reazioni: una positiva-rigenerativa ed una risposta fisiologica, esclusivamente adattiva chiamata eustress. L’Eustress, o stress buono, è quello indispensabile alla vita, che si manifesta sotto forma di stimolazioni ambientali costruttive ed interessanti.

È la tipologia positiva di stress che funziona come un motivatore, facendo sentire la persona carica nell’affrontare la sfida che le si è proposta e costituendo una sorta di incentivo per portarla a termine.

Quando i cambiamenti diventano elevati da sostenere, le sfide non appaiono più come un divertimento e non sembra esserci un fine all’orizzonte, l’eustress si trasforma in distress. Il distress erode l’energia e il vigore con un aumento della pressione sanguigna, e altre conseguenze. Il sistema nervoso centrale, una volta
percepito l’evento stressante, attiva una cascata di fattori neuroendocrini, che mettono l’organismo in grado di modificarsi e di adattarsi alle nuove richieste. Se l’evento stressante diventa cronico, si va verso l’esaurimento delle risorse in periferia e la malattia è la naturale conseguenza di questo eccesso di richiesta.

La differenza essenziale tra eustress e distress sta nella percezione della “fonte di stress”. Nel caso dell’eustress la fonte di stress viene percepita come una sfida. Nel caso del distress, viene percepita come una minaccia. Per questo motivo è importante coltivare il proprio atteggiamento di fondo verso la vita come di un luogo di sfide piuttosto che di un luogo di minacce. Lo stress è considerato “la risposta biologica aspecifica” del corpo a qualsiasi richiesta ambientale e gli stressor sono i vari tipi di stimoli o agenti che suscitano tale reazione.

Come si gestisce lo stress in Naturopatia?

La soluzione è applicare una serie di strategie di gestione dello stress che possano apportare benefici tangibili e verificabili.

La gestione dello stress non ha una formula di successo uguale per tutti, come dice Seyle: “la soluzione è che ognuno riesca ad individuare il proprio ritmo di marcia.” Vi sono molte vie per accrescere la consapevolezza di sé, per il miglioramento del benessere psichico e incrementare la nostra “intelligenza emotiva”.

L’attività del Naturopata si svolge in 3 fasi:

  • individuazione delle caratteristiche peculiari di ogni ricevente (costituzione, stile di vita, propensione al cambiamento);
  • constatazione dei punti deboli e dei possibili principi di disequilibrio;
  • identificazione dei suoi punti di forza su cui porre le basi per il cambiamento.

Il Naturopata, conclude l’attività, proponendo al ricevente, graduali modifiche dello stile di vita e un insieme di pratiche di medicina integrata, da utilizzare in autonomia.

La Naturopatia lavora integrando quattro dimensioni:

  • corporea (ad esempio, la centratura, il movimento corporeo);
  • del sistema ritmico (ad esempio, la routine quotidiana, il Dinacharya ayurvedico);
  • la sfera emotiva (ad esempio,, la consapevolezza di sé, i talenti, la missione);
  • la sfera relazionale e comunitaria (ad esempio, la comunicazione non violenta, il lavoro sul perdono, le reti sociali).

L’obiettivo principale della Naturopatia, può essere definito nel mantenimento e il recupero dello stato di benessere psicofisico. Come tale, si avvale di diverse strategie di rilassamento da applicare al ricevente per prevenire lo stress. Si tratta di strategie che mutua dalle medicine tradizionali, ma il Naturopata, studia e utilizza anche altre discipline, che vengono chiamate in causa e integrate al lavoro naturopatico.

Tra le tecniche di rilassamento efficaci per la riduzione dello stress, troviamo lo Yoga e la meditazione della Medicina ayurvedica, il Qi gong di MTC, la Mindfullness, pratica di consapevolezza di sé che insegna a riconoscere, regolare e ridurre lo stress, lavorando sulla liberazione dei blocchi e sulla crescita personale, e tante altre forme di ascolto del corpo-mente.

Io sono Ivana Iori, Naturopata specializzata. Contattami per ricevere maggiori informazioni su come si gestisce lo stress in Naturopatia ed ottenere una consulenza mirata e personalizzata.